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Corvo

Fante

 

"Nel dubbio amputa"

Federigo Cosanz si arruola nella compagnia per riscattare l'onore del padre Tommaso, reo di aver trucidato il vicino di casa con sette roncolate. Il padre, confesso, venne condannato al pellegrinaggio a Roma per espiazione, ma non fece mai ritorno. Federico è perciò desideroso di mondare la macchia sul nome della sua famiglia; brama di non essere più considerato il figlio di un omicida, e di dimenticare il malaugurio che accompagna il nome del Corvo.

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